Lodaer Img

Le abilità sociali attraverso video e role playing

“Allenare le abilità sociali attraverso video e role playing in gruppi di ragazzi con disturbi del neurosviluppo (disabilità intellettiva lieve, Asperger, DSA e ADHD)”

A cura di Michela Francescato, Clara Zazzaro, Marika Lazzarin, Psicologi, Polo Blu SRL – Padova

Entrare in relazione con coetanei e adulti? Semplice? Nella nostra esperienza per niente, soprattutto per ragazzi e adulti con disturbi del neurosviluppo di diverso tipo.

Spesso questa abilità è carente all’interno dei contesti: in teoria i ragazzi e ragazzi possono acquisire le regole astratte, hanno appreso quali sono i comportamenti adeguati e quelli disfunzionali, ma nella vita reale non sanno applicarle e gestirsi nella relazione diretta. Ci siamo quindi riproposti di trovare nuovi modi di insegnarle e guidarli a sperimentare direttamente in contesto protetto. Durante gli incontri di gruppo di due ore a cadenza settimanale al centro Polo Blu abbiamo lavorato su situazioni sociali e i ragazzi si sono allenati ad affinare le loro abilità di interazione con coetanei e adulti apprendendo nuovi temi e modalità con le quali relazionarsi.

Il progetto è stato messo in atto con due gruppi di preadolescenti tra gli 11 e i 17 anni (3 ragazze + 4 ragazzi) con i quali avevamo già una precedente esperienza di terapia e per i quali avevamo riscontrato criticità nelle relazioni sia all’interno dei nostri gruppi sia in contesti esterni, nelle occasioni di gite e visite fuori dal Servizio.

In una prima fase osservativa abbiamo riscontrato che in entrambi i gruppi c’erano delle difficoltà similari. Durante le conversazioni e le interazioni con i coetanei e con noi adulti, i ragazzi erano in difficoltà nel trovare argomenti per rimanere nella conversazione; faticavano a mantenere l’attenzione mentre altri parlavano, rispettare i turni di parola e altri aspetti di pragmatica della comunicazione; faticavano nel cooperare ad un obiettivo comune se non con la mediazione di un adulto e ancor più faticavano nella abilità di teoria della mente (riconoscere e comprendere punti di vista, idee ed emozioni altrui, differenti dai propri).

L’obiettivo che ci siamo posti è stato quello di creare un contesto sociale stimolante e motivante per sperimentare situazioni sociali efficaci. Lo abbiamo fatto attraverso video, attività di role playing e anche attività “carta-matita” che rendessero tangibile il lavoro svolto e permettere ai ragazzi un aggancio visivo e concreto alle attività.

I video: Abbiamo proposto ai ragazzi la visione di estratti di serie tv (attuali e conosciute dai ragazzi) di breve durata per mantenere focalizzata l’attenzione sulla tematica. I temi “caldi” sui quali abbiamo principalmente lavorato sono stati il rifiuto sociale, il significato dell’amicizia, i giochi di squadra e la cooperazione, l’accettazione del fallimento e la gestione dei conflitti con i coetanei.

A partire da questi video abbiamo creato delle domande ad hoc che guidassero i ragazzi a comprendere la situazione che stavano guardando (foto 1) ed è stata poi elicitata una discussione di gruppo a partire dalle risposte in cui ognuno proponeva il proprio punto di vista ed esperienze personali legate alla tematica affrontata.

 

Il role playing: Il racconto spesso non era sufficiente perché le esperienze che i ragazzi hanno principalmente condiviso erano legate a situazioni vissute come fallimentari o risultate disfunzionali: era necessario provarlo in prima persona! E quindi ci siamo sperimentati in attività di role playing.

Abbiamo di volta in volta aiutato i ragazzi a contestualizzare i loro racconti in maniera quanto più puntuale possibile (chi c’era? cos’è successo? quando? dove?…), con l’aiuto del gruppo si cercavano poi soluzioni alternative funzionali allenando i ragazzi alla flessibilità di pensiero.

A partire da questi racconti veniva poi creato un canovaccio comprendendo le diverse soluzioni e conseguenze (foto 2), venivano divisi i ruoli (sia per i ragazzi sia per gli operatori) e… “ciak” …  veniva riprodotta e videoregistata la situazione con i diversi finali alternativi (foto 3). Le scene venivano poi riviste e discusse allo scopo di favorire la mentalizzazione., ovvero la riflessione sulle diverse prospettive.

 

Le attività “carta-matita”: Accanto a queste attività era sempre presente materiale cartaceo per rendere tangibile il lavoro in itinere e nel tempo. Sono state create e adattate schede con attività di problem solving con focus sulle conseguenze (foto 4) o situazioni sociali con focus sulle emozioni (foto 5) ma anche cartelloni su temi specifici per favorire la cooperazione tra i membri del gruppo.

 

Vantaggi e svantaggi: Alla fine del progetto ci siamo interrogati sui vantaggi e svantaggi di questo lavoro e ci siamo resi conto che la motivazione dei ragazzi era data dal coinvolgimento attivo, dall’apprendimento esperienziale e dalla partecipazione attiva di tutti (operatori e ragazzi) e dall’uso della tecnologia.

Ci sono state sicuramente anche alcune criticità: in primis il tempo di backoffice per la creazione e reperimento di materiale ad hoc ma anche la difficoltà per alcuni ragazzi nel farsi riprendere dalla telecamera oppure a riguardarsi in video così come anche a sganciarsi dalla visione del video per sperimentarsi in nuove attività.

Riflessioni per il futuro: I ragazzi hanno beneficiato di queste attività mettendosi in gioco in prima persona. Abbiamo visto i risultati anche al di fuori del contesto protetto del gruppo ma ancora non è sufficiente … Per il futuro auspichiamo di continuare ad allenare ed affinare queste abilità sociali spostandoci dal contesto protetto e strutturato del gruppo creando occasioni in contesti esterni e più vicini alla realtà dei ragazzi favorendo flessibilità di pensiero e generalizzazione delle abilità apprese.

Articolo pubblicato nella rivista Asperger News

 


Per un consulto o per porre una domanda scrivici, siamo a tua disposizione.

poloblu.autismo@gmail.com122

POLO BLU si trova a Padova, in via della Croce Rossa 112,

+39 393 620 6027