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La lettera di presentazione nei passaggi scolastici

La lettera di presentazione nei passaggi scolastici: esempio di un caso
A cura di Roberta Crestini e Clara Zazzaro, Psicologhe, Polo Blu SRL – Padova
“…e adesso chi troverò nella nuova classe? Quale sarà il mio posto? Riuscirò a farmi nuovi amici?”

INTRODUZIONE

Il passaggio da un ordine scolastico all’altro rappresenta un momento delicato di cambiamento per l’alunno con disabilità o disturbi del neurosviluppo. I futuri insegnanti e compagni necessitano di strumenti già collaudati che permettano loro di offrire all’alunno un’esperienza positiva di adattamento al nuovo ambiente, di avere delle strategie educative didattiche, delle indicazioni sugli aspetti emotivo-relazionali, con lo scopo di favorire l’inclusione e la gestione dei comportamenti problema.

Che cos’è

La lettera di presentazione è uno strumento che viene prodotto in collaborazione con le figure che si interfacciano con l’alunno quotidianamente (clinici, insegnanti, genitori). L’obiettivo è fornire indicazioni pratiche per sapere come rapportarsi alla persona in una situazione di transizione (Ragazzo, F, Cogno S, Gaveglio MT, 2008). Realizzata sia in formato per gli insegnanti che per i compagni, è come un biglietto da visita che contiene informazioni riguardanti la persona con difficoltà di interazione funzionale negli ambienti nuovi. Il formato digitale la rende facilmente condivisibile. Può essere adattata per ogni ciclo scolastico: ad esempio, per la scuola primaria, si prediligono foto e immagini esplicative.

A che serve

La conoscenza preliminare dell’alunno acquisita dai futuri insegnanti attraverso la lettera, fornirà loro delle strategie educative funzionali per la gestione della didattica, sia a livello di contenuti che di strumenti operativi. Diversamente, il formato per i compagni ha l’obiettivo di esplicitare le modalità relazionali del soggetto, aiutandoli a distinguere la vera funzione di comportamenti che a livello topografico possono apparire inadeguati.

Di seguito verrà illustrato l’esempio di Nicolò (16 anni) il quale ha effettuato un cambio di sezione presso una scuola secondaria di secondo grado.

Com’è fatta?

La prima parte della lettera è costituita dalla presentazione del ragazzo, dei suoi interessi, delle sue caratteristiche e delle sue abitudini. La versione per i compagni si concentra sulle dinamiche relazionali che il soggetto utilizza in maniera spontanea per interagire nel contesto classe (le quali talvolta possono risultare inefficaci) e sulla strutturazione dei tempi e degli spazi che permettono l’instaurarsi di un clima favorevole all’inserimento del ragazzo. La parte finale è dedicata alla descrizione della gestione efficace, tramite esempi concreti e operativi, dei momenti di difficoltà emotiva caratterizzati principalmente, nel caso di Nicolò, da elevati livelli di ansia e atteggiamenti provocatori.

La lettera nella nuova classe

La lettera è stata presentata ai compagni di classe dall’operatore di riferimento, in un incontro a scuola senza Nicolò, per dare l’opportunità di porre quesiti e curiosità. Durante l’incontro sono state raccolte le perplessità dei ragazzi rispetto ai comportamenti bizzarri di Nicolò e trasformate in dialoghi e chiarimenti delle caratteristiche del disturbo. Questo ha permesso all’operatore di avere un riscontro sul grado di conoscenza dei ragazzi sulla disabilità e una visione d’insieme del contesto di riferimento scolastico futuro di Nicolò.

In generale, il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare il contesto all’inclusione di ragazzi con disabilità e offrire un vademecum operativo su come comportarsi per promuovere la prosocialità.

Articolo pubblicato nella rivista Asperger News

 


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