Anna Tavano, psicologa psicoterapeuta, AIDAI Veneto, Polo Blu srl Padova
Spunti per racconti e percorsi sulla neurodivesità in età evolutiva.
L’idea di un percorso sulla neurodiversità da attuare a scuola nasce dopo aver affiancato come terapeuta molti bambini speciali per aspetti non ordinari, e in difficoltà su ambiti “banali” rispetto ai loro compagni. Il progetto nasce per rispondere al bisogno sempre maggiore delle insegnanti di spiegare alla classe il motivo per cui attuano accorgimenti particolari per alcuni dei loro alunni. Nasce anche per dare una risposta, da mamma, alle domande delle mie figlie rispetto al motivo per cui alcuni loro compagni facessero a scuola cose bizzarre, per aiutare i genitori a comprendere meglio che ampliare i propri orizzonti vedendo le cose da punti di vista nuovi è arricchente, seppur molto faticoso.
La Narrativa Psicologicamente Orientata (NPO) viene sempre più utilizzata oggi giorno in quanto utile e versatile strumento educativo, oltre che terapeutico, che aiuta i bambini a conoscere sé stessi, ad ascoltare, ma anche ad ascoltarsi, a riconoscere quelle che sono le loro emozioni (1. Cit. Pellai A. 2012).
I libri offrono l’opportunità di vedere in una chiave grafica accattivante eventi sui quali diversamente si farebbe fatica a mentalizzare, permettono di parlare di contenuti “scomodi” o difficili per i quali a volte chi ne è emotivamente coinvolto a fatica riuscirebbe a trovare le parole per spiegarli.
Poter parlare di certi argomenti, seppur “scomodi” con i bambini e preadolescenti implica che certi temi possano essere affrontati e diventare nel loro immaginario, meno spaventosi.
Il sapiente costruire dell’adulto di riferimento (sia esso genitore, terapeuta o educatore) una narrazione su argomenti seppur scomodi e spinosi può consentire nel bambino l’emergere di emozioni e vissuti che se elicitati possono trovare uno spazio di elaborazione, e nel migliore dei casi di trasformazione.
Ritengo pertanto che lavorare coi bambini su questi temi fin da piccolissimi, già dalla scuola dell’infanzia, sia quantomeno doveroso, nell’ottica di formare cittadini di domani consapevoli e rispettosi del loro prossimo. Perché i bambini sono i primi ad accorgersi quando in comunità c’è qualcuno che fa fatica ed hanno bisogno di risposte corrette per imparare a leggere il mondo e dare un senso a certi comportamenti.
Gli spunti forniti in questo articolo fanno riferimento ad alcuni percorsi di formazione progettati per le scuole del territorio padovano nell’A.S. 20-21. In comune avevano tutti il tema dell’inclusione scolastica e partivano dalla domanda: “cosa vuol dire davvero fare squadra?”. Dalle risposte a questa domanda si è articolato un percorso laboratoriale svolto in classe in 4 incontri di circa due ore, da inizio gennaio a fine maggio, ed ha aiutato i ragazzi a percepirsi come un gruppo per imparare a fare un reale gioco di squadra, in un’epoca in cui la pandemia poneva molti limiti e distanze.
Vengono dunque presentati i tre possibili percorsi, divisi per ordine di scuola (infanzia-primaria-secondaria di primo grado). E’ stata svolta in modalità a distanza, una serata di presentazione ed una di restituzione del percorso rivolta collegialmente a tutti i genitori dell’istituto scolastico.
Il percorso ha previsto la lettura di testi specifici, selezionati tra i tanti possibili sul tema sulla base delle necessità riscontrate dai vari team di insegnanti e sul fatto che fossero reperibili gratuitamente anche in biblioteca comunale per quelle famiglie che avessero voluto riprenderlo e approfondire l’argomento.
Scuola dell’infanzia.
La struttura degli incontri era sempre la stessa e prevedeva un piccolo gioco iniziale per “riscaldare” il gruppo e aiutare nella transizione tra le attività svolte prima e il porsi in ascolto della storia. A questa attività seguiva la lettura animata da parte dell’esperto esterno del racconto del giorno. Trattandosi di classi miste per età i bambini erano stati “accoppiati” nell’attività precedente di modo da avere un bambino “grande” che facesse da tutor ad un “piccolino” e lo aiutasse a restare attento. C’erano infatti dei personaggi (protagonisti del racconto) da sollevare al momento opportuno e i grandi avevano il compito di verificare che i piccoli sollevassero il proprio. A seguire vi era un’attività volta a verificare la comprensione del racconto da svolgere in piccolo gruppo (un grande-un medio-un piccolo) quale colorare o riordinare delle sequenze e poi l’attività si chiudeva con un contributo personale che variava da una drammatizzazione ad un disegno libero ad un piccolo lavoretto (collage o pasta modellabile).
Le insegnanti caricavano il video della lettura animata sulla piattaforma scolastica così che i bambini potessero riascoltarla a casa con i genitori, parlarne assieme, mostrare il proprio elaborato.
I testi presentati sono stati i seguenti:
“Nel paese delle pulcette” di Beatrice Alemagna – ed. Phaidon (2009)
“Pezzettino”, di Leo Lionni, – Babalibri (2013)
“I cinque malfatti” di Beatrice Alemagna – Topi Pittori, (2016)
“Elmer, l’elefante variopinto”. di David McKee e Andrea Molesini – Mondadori (2018)
Scuola primaria
La struttura degli incontri era sempre la stessa e prevedeva un momento iniziale di attivazione del gruppo attraverso brainstorming sulla “parola-stimolo” di quell’incontro, a seguire vi era la lettura animata dell’albo illustrato, scelto perché breve e particolarmente accattivante. Vi era un breve momento di discussione di gruppo rispetto a quello che li aveva colpiti della storia e a seguire la compilazione di un’ “aletta” del proprio lapbook intitolato “Essere un gruppo fare squadra”.
Le insegnanti caricavano il video della lettura animata sulla piattaforma scolastica così che i bambini potessero riascoltarla a casa con i genitori, parlarne assieme, mostrare il proprio elaborato.
I testi scelti sono stati i seguenti:
“Io aspetto te, tu aspetti me” di Paola Predicatori e Mario Onnis – Ed. Gribaudo (2019)
“Noi”, i Elisa Mazzoli – Ed. Bachilega Junior (2014)
“Il muro” di Giancarlo Macrì, Carolina Zanotti, – Ed NuiNui (2022)
“Tutti i colori della Vita” di Chiara Gamberale e Valeria Petrone – Ed. Feltrinelli (2020)
Scuola Secondaria di primo grado
Il percorso è collegato alle ore di Italiano e più specificatamente all’antologia, scegliendo di leggere come testi i seguenti volumi, i quali sono stati in parte letti in classe, “recitandoli” a più voci, in parte ascoltati attraverso audiolibro e in parte visti attraverso scene di film. E’ stato dato poi ampio spazio alla discussione delle tematiche connesse all’inclusione e diversabilità attraverso circle-time e lo sviluppo in gruppo di un cartellone. Alcuni “temi caldi” per i ragazzi sono poi stati “drammatizzati” utilizzando la tecnica del role-playing.
I testi scelti sono stati i seguenti:
“Un segnalibro in cerca d’autore. Vi presento Hank” (Vol. 1) di Henry Winkler, Lin Oliver, G. Orecchia, S. Bandirali – Uovo Nero ed. (2015)
“Wander” di R. J. Palacio, A. Orcese – Giunti (2013)
Risultati:
Sono stati somministrati dei questionari di gradimento del percorso agli insegnanti e ai ragazzi di scuola secondaria di primo grado con lo scopo di verificare se le attività presentate fossero risultate gradite e quali osservazioni avessero da fare in merito, soprattutto i preadolescenti. I risultati hanno evidenziato una soddisfazione molto alta da parte di docenti e studenti in merito al progetto (media 4 su una scala da 1 a 5) e la richiesta di percorsi strutturali su queste tematiche ad integrazione del curricolo scolastico.
Conclusioni
Le parole di ringraziamento ed i risultati dei questionari di quasi 200 alunni mi hanno confermato che promuovere interventi di questo tipo all’interno della scuola sia una possibilità concreta di generare inclusione partendo “dal basso” fornendo a bambini, ragazzi ed insegnanti strumenti per approcciarsi alla diversabilità con “occhi nuovi” potendo confrontarsi su temi “caldi” e trovando uno spazio di discussione proficuo per la comunità intera.
Bibliografia:
Santoro A., Pellai A. (2012). L’officina delle emozioni: Un progetto basato sulla Narrativa Psicologicamente Orientata per favorire l’integrazione nella scuola primaria, in Difficoltà di apprendimento, 15 (3), 121-130.
Leggere l’inclusione- Albi illustrati e libri per tutti e per ciascuno A cura di: Enrico Angelo Emili , Vanessa Macchia Edizioni ETS 2020
Articolo pubblicato nella rivista Asperger News
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