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La tecnologia in aiuto alla didattica a distanza per bambini asperger

LA TECNOLOGIA IN AIUTO ALLA DIDATTICA A DISTANZA PER BAMBINI ASPERGER
A cura di Camilla Seresin, Psicologa, Servizio Polo Blu – Padova

Facciamo la mappa con GECO così capisco meglio?” per molti può sembrare una normalissima richiesta da parte di un ragazzo. Ma se a pronunciarla è un ragazzino che qualche mese prima non avrebbe mai voluto cominciare i compiti, se non dopo lunghe lamentele, e che considerava come inutile la creazione delle mappe per lo studio, ecco allora che questa semplice frase può cambiarti la giornata.

Grandi traguardi che arrivano inaspettati ma che alle spalle hanno mesi di lavoro in cui il clinico si mette in relazione sia con la famiglia che con la scuola del ragazzo per condividere stessi obiettivi e modalità di intervento. L’uso della tecnologia, e in questo caso il software Geco di Anastasis, ha permesso di riadattare gli interventi di supporto alla didattica in bambini e ragazzi con Asperger, quando gli incontri in presenza non potevano essere svolti.

L’emergenza sanitaria da COVID-19 ha reso necessario un riadattamento delle prestazioni fino ad allora svolte in presenza. Come operatori del Polo Blu – Servizi per l’età evolutiva e l’autismo- abbiamo riadattato i nostri interventi grazie all’uso della tecnologia e alla formazione specifica sull’uso di software che ci hanno permesso di continuare a garantire il nostro sostegno ai ragazzi seguiti.

Il primo passaggio svolto dal clinico è stato quello di creare rete con la famiglia e gli insegnanti di ogni ragazzo. Lo scopo è stato quello di definire e condividere con le diverse agenzie educative gli obiettivi del singolo bambino e i mezzi impiegati per raggiungerli. Nella nostra esperienza consideriamo fondamentale questo aspetto in quanto era necessario che sia le famiglie che la scuola conoscessero, in base alle caratteristiche del singolo, gli obiettivi prefissati, solo così è stato possibile lavorare con un traguardo comune da raggiungere.

Per alcuni bambini l’uso del computer per seguire la didattica a distanza chiedeva molte energie, erano esposti infatti a diversi stimoli sia di tipo visivo (l’uso prolungato degli schermi) che uditivo (l’utilizzo del microfono, interferenze audio). Si è rivelata quindi necessaria un’esposizione graduale alla tecnologia, con incontri in videochiamata, inizialmente di pochi minuti poi più lunghi, ripetuti più volte alla settimana con l’obiettivo di permettere al bambino di prendere confidenza con i nuovi mezzi.

Ci siamo sperimentati noi operatori, in prima persona, con i bambini stessi, per capire cosa ciascuno di loro poteva e riusciva a fare, quali adattamenti risultavano necessari ed efficaci, in un processo di prove ed errori, fatiche, adattamenti e soluzioni concrete che ha coinvolto tutti, sia noi che loro: il nostro atteggiamento è stato di alleanza con la fatica di imparare qualcosa di nuovo, mettendo alla prova la nostra flessibilità.

Il confronto con famiglia e insegnanti ha portato ad una ridefinizione degli obiettivi didattici perseguiti dal singolo bambino, in questo nuovo contesto è stato necessario personalizzare e graduare il livello delle richieste fatte al bambino. In quest’ottica gli insegnanti condividevano i materiali e le attività didattiche direttamente con l’operatore, il quale dopo averle riadattate le condivideva con le famiglie suddividendole in un calendario settimanale, per permettere al bambino di conoscere e avere prevedibilità sui compiti da svolgere quotidianamente.

Gli incontri in videochiamata per il sostegno alla didattica con bambini e ragazzi Asperger iniziati durante il periodo di quarantena stanno continuando tutt’ora parallelamente agli incontri svolti in presenza al centro, di gruppo, focalizzati sulle abilità sociali. L’impiego delle videochiamate tra bambino e clinico ha permesso di intensificare il trattamento di sostegno alla didattica o alla teleriabilitazione senza richiedere alla famiglia ulteriori spostamenti per arrivare al centro ma svolgendole direttamente da casa, permettendoci di raggiungere anche famiglie più distanti.

Durante gli incontri in videochiamata l’impiego del software Geco permette di aprire le schede inviate dall’insegnante in pdf e di svolgerle direttamente grazie alla condivisione dello schermo e il controllo da remoto.

Per molti bambini, soprattutto se con difficoltà ortografiche e di grafia, l’impiego del computer e della tastiera è un elemento motivante e coinvolgente, che porta ad aumentare il loro senso di autoefficacia. Le schede e le attività svolte online vengono poi condivise direttamente con gli insegnanti.

Con un ragazzino frequentante la scuola secondaria di I grado l’uso della tecnologia sta permettendo di lavorare sulla personalizzazione del metodo di studio.

Inizialmente si guida il ragazzo nella pianificazione delle attività da svolgere, individuando per ogni materia le attività assegnate, andando poi a definire l’ordine di svolgimento delle materie in base alla loro priorità.

I libri digitali possono essere aperti direttamente con Geco, dove è presente la sintesi vocale che permette di leggere parti di testo, alleggerendo le richieste fatte al ragazzo. Con il software è possibile lavorare sulla pagina di testo evidenziando le parti importanti, le parole chiave e annotando parole difficili. Con il software è possibile creare Mappe multimediali utili allo studio partendo direttamente dal libro digitale del ragazzo e inserire immagini per personalizzare le mappe realizzate.

Il ragazzo inizialmente individua nel testo le parti principali, successivamente impara a riportare e tradurre il concetto principale con le proprie parole e a collegarlo a concetti e argomenti secondari. La creazione della mappa permette di costruire visivamente, con l’utilizzo di frecce, i collegamenti tra i diversi concetti. Per arricchire e personalizzare la mappa il ragazzo può aggiungere immagini ricercandole direttamente dal web in maniera totalmente sicura in quando all’interno del programma sono filtrati i siti visitabili.

L’intensività del trattamento, la sua personalizzazione e la motivazione del bambino e della famiglia sono elementi che ci hanno permesso di considerare l’efficacia degli interventi di supporto alla didattica svolti a distanza con l’uso della tecnologia e di continuarli parallelamente agli incontri svolti in presenza.

Tale esperienza si colloca in una cornice più ampia di adattamento della clinica, attuata da giugno 2020 al Servizio Polo Blu, basata su incontri in videochiamata: teleriabilitazione per bambini con disabilità intellettiva; colloqui in videochiamata con bambini in isolamento preventivo per coinvolgerli e mantenere la continuità del trattamento; ma soprattutto colloqui in videoconferenza con genitori e insegnanti, più frequenti e più brevi per un supporto psicoeducativo più intensivo e dunque più efficace.

Articolo pubblicato nella rivista Asperger News

 


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